Spesso le persone sono ossessionate dal loro amore per i dolci, anche quelle più attente alla salute, ammettono di avere un debole per i dolci, come se questo fosse sbagliato.
In realtà questo sapore è il primo intenso incontro che facciamo nella vita. Quando apriamo gli occhi in questo mondo, dopo pochi istanti, una preziosa sostanza zuccherina diventa il nostro nutrimento, non solo fisico, e questo dolce piacere entra in circolo, si diffonde nel nostro corpo, ci avvolge e ci dona pienezza, sazietà, benessere, vitalità e appagamento.
Questa esperienza segna fortemente la nostra esistenza, a tal punto da poter condizionare le nostre tendenze alimentari.
Ma c’è anche qualcosa di chimico che ci spinge verso le dolci tentazioni, il nostro cervello si nutre principalmente di glucosio e ne chiede in continuazione e se non siamo consapevoli della nostra alimentazione, rischiamo di compromettere la nostra capacità di controllo. Se i recettori del cervello sono iperstimolati dal glucosio in eccesso, il desiderio di dolce prende il sopravvento.
Non c’è nulla di sbagliato nell’amare i dolci, questo sapore è necessario al nostro benessere fisico e psicologico, solo dobbiamo imparare a scegliere i dolci giusti e soprattutto comprendere quando la nostra è una sana voglia di dolce o è qualcosa di patologico che in qualche modo ci crea una dipendenza e capita spesso, per esempio, quando le nostre emozioni prendono il sopravvento e noi in qualche modo cerchiamo di “mangiarcele”.
C’è zucchero e zucchero, lo zucchero bianco per esempio, dovrebbe essere totalmente eliminato dalla nostra dispensa. È un prodotto industriale e i procedimenti di sbiancatura a cui viene sottoposto lo privano di tutte le sostanze nutritive, arricchendolo invece di sostanze chimiche dannose e tossiche. È un vero e proprio antialimento. È preferibile utilizzare i dolcificanti naturali come malto, succo di frutta, vaniglia, cannella, frutta secca e sciroppi di riso e d’acero.
Anche lo zucchero di canna integrale (non raffinato), meglio se biologico ed equosolidale, in assenza di patologie glicemiche, è un buon sostituto allo zucchero bianco.
Inoltre è importante sapere che un consumo regolare di cereali integrali (che sono carboidrati complessi e quindi zuccheri) ci garantisce un equilibrato apporto di glucosio nella giornata, proteggendoci dai vuoti glicemici e quindi dalla voglia di dolce e sostanze eccitanti. Potremo poi rendere quell’apporto ancora più ottimale inserendo frutta fresca di stagione e frutta secca come colazione e merenda.
Sono tante le possibilità a nostra disposizione per concederci qualche dolce, sana e golosa coccola. Come questa crostata ai petali di pesca che ha conquistato anche gli amichetti più golosi che nemmeno si sono accorti di aver mangiato una torta senza uova, burro, latte e zucchero bianco!